Comunicare la Musica (la scala pentatonica)

Le persone che dichiarano di avere una grande passione per la Musica sono molte e, tra queste, alcune non nascondono le loro preferenze nei confronti di un particolare genere oppure di specifici compositori e interpreti. Molte di queste persone, però, ammettono la loro impreparazione rispetto alla Musica e quindi di non conoscere (se non in minima parte) le basi del suo linguaggio, della sua scrittura, dei suoi meccanismi, delle sue architetture o della sua storia. Questo fenomeno è tipico della Musica. Nell’ambito della scienza, ad esempio, è meno frequente poiché il mondo scientifico è ricco di bravi comunicatori, ovvero quelle figure professionali che riescono efficacemente a spiegare argomenti complessi con modalità semplificate e accessibili anche a chi non ha una specifica formazione. Nella Musica, purtroppo, queste figure non sono molto numerose e i musicisti, che potrebbero svolgere questo ruolo, non sempre sono all’altezza del compito perché spesso scelgono di comunicare la Musica servendosi di un linguaggio ricco di termini tecnici e quindi poco fruibile dai non addetti ai lavori. Tra le poche eccezioni è doveroso menzionare Bobby Mc Ferrin e, per constatare le sue personalissime doti comunicative, vi proponiamo un video estratto dall’edizione 2009 del World Science Festival (manifestazione che riunisce eccellenze nel campo della scienza e delle arti per produrre contenuti live e digitali per consentire a un vasto pubblico di interagire con le scoperte scientifiche). Alcuni scienziati e musicisti, durante quell’edizione del Festival, cercarono risposte a domande davvero suggestive del tipo “La nostra risposta alla musica è programmata o culturalmente determinata?” oppure “La reazione al ritmo e alla melodia è universale o influenzata dall’ambiente?” Mc Ferrin, in quell’occasione, chiarisce con una divertente performance ciò che lui stesso definisce “il potere della pentatonica”: infatti dimostra con la partecipazione del pubblico che, quando vengono date due note, le altre note della scala pentatonica possono essere determinate (e cantate) intuitivamente.

Specifichiamo, per non incorrere in tecnicismi, che esistono molti tipi di scale musicali e alcune composte da numeri diversi di note (scale di 5, 6, 7, 8 e perfino 12 note come nel caso della scala cromatica).

Per chi volesse ascoltare il suono di una scala pentatonica (quella citata da Mc Ferrin) sarà sufficiente suonare di seguito i tasti neri di un pianoforte; al contrario, per ascoltare una delle scale a sette note (eptatonica), vi basterà suonare… i tasti bianchi.

Buona visione e… fateci sapere le vostre impressioni.